...ah  l'angoscia  che  pervade  l'essere  quando    il  nulla  precipita  nell'abissalità  e  s'installa con l'estasi  desistente.....lì  abita  il vuoto  catastrofico  che  inabissa  il  senso  del niente.......ah il  sommerso  che  inabissa  l'immerso...è  la  catastrofe  che  capovolge l'essere   e  lascia  prevalere      il  niente.....una  piccola  increspatura  dà  l'entusiasmo  al nulla...nell'emergere  alla  luce inabissando l'essenza della  storia   e  il senso  della  storia ...quale  storia  del senso  del nulla  
 ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................eroi.....là  ove  abitano  coloro che  son  morti  d'amore  regna  la  dea....che  li  accoglie  danzando.....non è  un paradiso,  né un inferno,  né  un limbo, né  un purgatorio...gli  eroi    morti   abitano  il  luogo  della  gioia  in fiore.....non è  un luogo  sacro  perchè  sacro  giacchè  gli  dei  li  hanno  sacrificati,  è  una  topia  d'attesa  della  divinità:  sono  stati  abbandonati  lì  per sempre......non desiderano  ritornare  nel mondo  ,  né  aspirano ad  un altro  mondo.    La  vivenza   degli  eroi  morti  per amore  continua tra  il colore  e  i  profumi  della  dea  che  li circonda con l'unica consolazione  possibile:  essere stati  amati  dagli  dei  tanto dall'essere  uccisi....ma  perchè   gli  eroi  morti  d'amore non sono stati  destinati  in un aldilà  comune?  Perchè  la  dea li cura    come  se  fossero  vivi?  Fiori  tra  fiori?   Ah  lì  l'assenza   invade  la  mente  e  la riempie  di  presenze  simili  all'assenza  o  al  nulla.   A  niente  giova  pensare quale  sarà  la  destinanza...in una esistenza    ove  al nulla succede  il nulla....senza  posa,  né  timore che  al senso  del niente  prevalga    una  ipotetica  salvezza.   A  cosa pensare  quando nulla  è  possibile   per  sedurre  l'essere  .....meglio  chiudere  la  mente per  precludere  qualsiasi  desideranza  per placare  i dolori  del senso  del nulla.      Ancora  un attimo  e  tutto  scomparirà ...e  i  ricordi saranno  abitati  dalle presenze  fantasma  parlanti  la  lingua  dei morti.   Si  spera  d'accedere  subito alle  prossime  stagioni...senza  attendere eventi  che  preannuncino  già  incontri  nefasti.  Alle  volte  è  possibile  ascoltare  la  voce  severa  e  lontana....ma  il senso  dei  desideri  è  sempre  rivolto  verso  altre  stelle e  altri  eroi.....con la  mente  ancora densa  di  pensieri inutili  si  decide  di  lasciare  a  chi  sappia  meglio  abitare  il mondo, la  gloria, la  destinanza.  Mai  più  si  sognerà  l'essenza  degli  sguardi,  mai  più  s'ascolterà la  voce  che chiama  perchè  da  sé  non si sente troppo  desiderata, mai più il vuoto denso d'essenze  sarà  abitato dalla luce generata dal nulla....ah  dea...ah  dee...perchè  ci  avete  abbandonati? ...................................................................................................................................................ice-berg.....................................................................................................................................................ah  l'incanto  che  ci  prende  quando  la brillanza  si  svela  al  nostro  sguardo  e  s'erge  più  bella  delle  meraviglie  del mondo...............................................................................................ignari  lasciamo  partire  un soffio di  desideranza  che  increspa  ed  aleggia...d'improvviso  l'immensità  vacilla,  barcolla,  danza all'interno  del  magico  equilibrio...ed  ancora di  più  ci  incanta....quasi  ci  fosse  una  corrispondenza  con il nostro  soffio della  vivenza:  quasi  volesse  danzare  tra le  onde  da  amare.    Ah  mai  illusione  balenò  all'orizzonte  più  terribile   che  bella:  d'incanto  così  all'improvviso  tramutò  gli  eventi: d'impeto  ammainò  e  riversò  la sua  essenza  nelle  acque  agitate  e  tempestose:  un immenso  fragore  s'udì  in tutti  i  luoghi  del globo  e  lei  inabissò tracimando con moti  ondosi  altisonanti  mai  visti, né  uditi................quel  che  fu la  più  stabile  che  si  conoscesse spro-fondò  negli  abissi   con la  sua  orgogliosa  vivenza  glaciale.  Ah  la  catastrofe:  un soffio può far capovolgere  le  immensità  più  eccelse...tanto da  generare  l'attante  che  farà  naufragare  l'esserci: è    il soffio  dell'essere che  genera  la  catastrofe per  mutarsi  in essere  abissale.   Ah  il soffio di  desideranza dell'essere si  dà  quale  catastrofe esistenziale,  prossimità  del naufragare, quale  destinanza  dell'essere  per la  morte.  Alla    presenza  dell'essenza  dell'incanto..al balenare    del  miraggio  bianco e  immenso l'essere  s'eventua  quale  estasi, quale  respiro    che  sente  la  vicinanza  della  meraviglia...ma  quel  soffio  di  vento farà  vacillare  l'immensa  esistenza  glaciale.   L'equilibrio  fondante  la  stabilità  dell'esistenza  dell'essere  si  svelerà  oscillante e  risonante.   Una  risonanza  infinitesima  genera  l'abisso  ove  l'essere  naufragherà: dall'incanto    alla  morte:  dal miraggio  al  naufragio.   Ah  l'abisso  che  si  disvela  nella  sua  ellittica  curvatura: si vive solo la  superfice  del mondo trafitti dal raggio del nulla ed è  subito  morte...l'essere  è  solo  sulla varietà  sferica trafitto  dal raggio  abissale...ed  è  subito  aldilà............................................................................................................................................................................................................................................................poiesis...........sogni    da  vendere..........................................................................................................................................distese  le  sue  intime  essenze  mentre  disvelò  al  tempo  il suo   essere  nuda  al  mondo...............ah   essere  in     nuce, ah  essere  in luce....ah  lunghi  anni sulle  ali dell'estate  sono state  le  sole  volte  in cui  la vita  sorse  senza  dinieghi  né divieti.  Ah  le  ore  grandi come  un secolo, ah  le  cose  piccole  come  galassie,  m'apparvero scarse di anime  come  nuvole  d'un  giorno  assolato  e  solo  scorto dietro  l'angolo della  morte..................................la sorte  verrà  ancora  a  spiegare  la  nostra  mente,  mentre  le  nubi  lanciano  alla  terra ombre  colme d'attesa  e  di  tormenti.  Sento  già  la  gioia  che  s'avvicina  a  passi  lenti.  Ma  menti?  Ah  le  montagne  viola  o  lillà...ah  la  notte  lì  là  in prossimità  della  mondità  con la  velocità  della  destinanza....più  rapida d'un uccello  da  preda....mi  prenda...prenda...predante  la  preda  fuggitiva  lì  là, che  al  fine  si  dà,  giacchè non ce  la  fa....................................................................................................farò  ancora  in tempo  a  spengere  le luci  prima del sonno  dell'attesa  e  del riposo: denso di  sogni  ed incubi  e  vuoti  di  mente.....................è  ancora  giorno e  il sole  tarda a  lasciarci, sarà  ancora  preda  della  nostalgia della  bella  estate  che  si svela alla sera  con l'abito delle  stelle  fisse, mobili, cangianti  ma  senza  tanti allori  per  piangere  e  per sognare: con la  sorte  oltre  la  morte..............................................................................................ah  ho  ancora  sogni  da  vendere  e  gioie  da  acquistare...ma  non so più se  fare  il mercante  o  il  ludico  creativo  o  se la  luce  segua ancora il destino  dei  viventi  o  la  nostalgia  dei  morti.      Proverò  ad  essere  un fuggiasco con la sera  dietro  le  spalle   e  la  notte  buia quale vivenza......ma  sarà una  nube  nera  come  l'incanto  della  morte  ad  avvisare  le  ultime speranze  con il  fascino  del nulla..............................................................................................ah  udrò ancora  il sole  cantarmi  le  melodie dell'amore che  lascia al  mondo il mistero dell'evento....ma  all'ultima  ora la  destinanza ci  sorprenderà  con la  fantasia  dei  fiori  e  la  luna  da  sola apparirà  all'orizzonte  degli  eventi: ci lascerà  sognare  senza  farci  del male: con la  follia  negli  occhi......................................................................................................................ah  come  è  vuota la  notte  senza  i  sogni  dell'impredicibile.    Ora  son trascorsi  millenni  luce   e  dell'attimo  del cosmo  e  dell'universo  non c'è  traccia:  nulla, né  del nostro  destino, né  della  nostra  vita così  densa, così  tersa, così  casta, così  vicina  al nulla  e  senza  fasti..........correrò ancora un'altra  volta per   raggiungerla  con le ali del destino........e........l'ultimo raggio che  provenga  dall'aldilà......e.........insegua  senza  sosta  una  luce misteriosa  e  senza  senso......................poi mi  volterò ancora una  volta  per  vedere  gli  occhi  di  chi  decise  la  sorte  del mondo.........prima  che  sia  fuori per sempre  e  senta l'inaudibile  con la musica  delle  note  del nulla....o....con i  sogni   abitati dagli  occhi  dell''essere...............................................................................................................................................................................................................................................................................sub-lime......lei  è  sublime.....amante  del  disordine..in lei  c'è  la  leggerezza  ma  anche  la  tristezza  d'una  nuvola  a  primavera.....lei  è  sublime  amante  del  di-venire ...in lei c'è  la  luce...ma  anche  il buio  atroce  d'una  nebbia  siberiana....lei  è  sublime  nemica  delle  tenebre....è  caotica come  il sole...ma  le  piace  il  perielio  di  venere.....non saprei  bene  se  le  piace  la  nostalgia  della pace  o  l'ira  della  vittima  che  tace.....ma  sublime  lei  è  e  sarà.......................................................................................................................................................................................................non  mi  sognare............ho  le  labbra  grosse  da  attraversare,  la  sera  o  al  mattino:  non fa  differenza,  tanto  ci  sarà sempre  chi  avrà  gli  occhi  per  ridere  e  lo  sguardo  finto  metallo  con la pelle  di  coccodrillo.   Ogni  sera  al tramonto  alza  gli  occhi  al cielo  e  pensa:  quando  era  nera  la  mia  giornata....tant'è  che non riuscivo  mai  a  sapere  quando  il lunedì   venisse...il  tre  o  l'otto   o  il sei....sono?   Sì, sì, ancora  un  altro  poco  ed andrò  a  dormire....sognerò gli  occhi  tristi  della  sera  e  la  luna  mi  farà  compagnia,  col  raggio  blu dell'estate  e  col raggio   rosa  dell'autunno....ma  non mi  sognare..........non ti  farà  bene sostare sulle  piazze  di  notte  e  cantare come  i  grilli  dei  conventi...e...le  sere  passate  ad  urlare: dio, dio, non molestare  gli  organi e  i  letti  e le  strane  passioni  dei  gatti.....AH  gli  occhi di  metallo lucido li  ho  visti  una  domenica  pomeriggio  in vitro...in vetro...dietro  le  vetrate  virtuali....ma  non mi  sognare...mai  più.....o  i  sogni  non ti  lasceranno  più..........................................................................................................................................................................................................................................il tramonto  dei  sogni.............io  li   guardavo  e  lei  con il  fare  incessante  delle  lepri  apriva  i  cassetti  dei  sogni....non ti  destare...mi  sorrise  l'alba:  è  il tramonto  dei  tuoi  sogni. Fra  un  poco  verrà  la  sera  ed   uscirai  di  qui  libero  come gli   uccelli  del mare  che  vanno a  pescare di  notte  il  sangue  blu,   ma  lei  non ci  sarà  più.   Adoro ancora  la  sera restare  a guardare la  notte più  buia,  con le  stelle annoiate  d'essere fisse  e il  creato che  è  lì che  attende  i    desideri  dei  nostri  sogni.   Ancora una  volta  e  tutto  sarà  scomparso sulla  faccia  della  terra...non c'è  più  pioggia,  non c'è  più  luce,  non c'è più  un santo  che  ti  produce un miracolo stanco  o  appena più  in linea con l'orizzonte e  l'universo....ah   io  mi  sentii   persa  tra  le  sue  braccia  forti  come  una  gru  a  primavera....ma  c'era  il  sole  e  c'era  il  mare  e  a  me  veniva  voglia  di  cantare  le  nenie  da  bambina, quando  l'età  incrina  e  la  soglia tra  la  vita  e  la  morte   torna  a  vacillare....ti  manderò  un bacio  postale...quelli  con i  timbri  di  fresco,  con le  scale  attorno  e  le  scorie  del  tempo appese  come  coriandoli  a  carnevale.  Ancora  un solo attimo  e  poi  potrai  morire: mi  guardò  con  gli  occhi  più  lucenti  della  semisfera  del  circolo  polare  artico ,  ma  non si  smosse  dal  suo  destino.  Subì  ancora  una volta la  sorte  avversa:  aveva  un  diadema  con la  gonna più  vaporosa  della  serata,  di  quelle  che  quando  ballano  fanno  vacillare  il  mondo  e  il  cuore...e  si  inizia  a  tremare  come  se  si  fosse  sottozero  all'equatore.  Oh  la  musica    era  bella  sì,  ma  si  cantava  da  folli....con l'orchestra  che  suonava il  rock  dell'infanzia  maledetta  e  le  gonne  che  volavano  senza  pantaloni   e  senza  senso....ma  quella notte  non si  lasciò  alla  sorte  il  privilegio  di  fare  le  scarpe.  Capii  all'improvviso  che  il tempo  della  giovinezza  era  pallido  e  il tempo  del sorriso  già  dietro le  spalle  dei vecchi  platani  d'un giardino  verde  e  rosa,  blu  e  glicine,  lillà...lì....là...quando  sorgerà ancora  il tempo  della  pazienza  fuggitiva  e  secolare,  quando  la  sorte  guarirà  gli  incubi  che  accompagnano  la  luce  del giorno.  Quando  verrà?  Ora  che  non ci   sarò  più?  Oh    spinga,  spinga    forte:  il pedale  dovrà  tremare  con la  forza  d'urto  delle  navi  da  crociera  e  la  bellezza  degli  sguardi  di  fanciulle  prima  che  per loro  sia  già  sera  o  notte  fonda....addio,  addio,  affonda  pure  negli  abissi  del tempo...tanto non ci  sarà  mai  più  chi  le  darà  la  luce  dell'inverno  a  sole  spento.........................................................................................................................................................................................................nau-fragranze.....................................................................oh  mare.....mare....non  mi  lasciare  di  notte  a  naufragare...con  le  stelle  di  notte  che  guardano  le  volte del  creato  tutte  le  volte  che  il loro  sorriso  si  volge  al passato.....oh  non gridare  invano....tanto  gli  astri   sono  tutti  folli....oggi  ti  dicono  che  potrai  trovare  i  tuoi  sogni  nel  cassetto, domani  nel letto  e  un altro  giorno ancora  non si  sa dove  o si  speri  o  si  spara....attenda  pure  un altro  anno,  tanto  dovrà  arrivare  ancora  con lingue  piene  di  vento  e  la  chioma  nera  e  china  e  bianca...come  l'alba......ah  ci  sono  giorni  in cui  la  sera  non arrivi  mai  e  il tramonto  duri  il  tempo  infinito  che  serve  per  morire, nascere  e  rivivere  in altri  luoghi,  in altri  mari, in altri  universi....senza  sentirsi  persi,  né  tremanti  di  gioia  o  di  paura, ma  solo  vuoti....soli....come  il sole  nella  radura  della  foresta  nera,  nel cuore  del  continente  più  antico  d'ansie e  di  timori....come  quando  pare  che  non ci  sia  più  niente  da  fare  per  restare  ancora  in vita...oh  non mi  sogni  più   con la  gioia  del cuore  e  il  sorriso  perso  per  strada   mentre  si  cercavano  le  viole.    Non  è  ancora giunto il tempo  in cui  la  notte  avrà  lasciato  le  sue  spoglie  alle  stelle  e  vestirà la corolla  con i  fiori  roridi di  pianto.   No ,  non mi  sento  stanco:  è  solo  il  soffio  della  vita  che  mi  lascia.....accompagna  la  notte  con il dolore  della  morte  e  al  mattino  fugge  via  ....con  la  velocità  dei  sogni.....................................................................................................................................................................................................sogni ad occhi chiusi e ad occhi aperti..................................................................E' sveglio? sono le otto del mattino e la sua sorte sta partendo...non so più dove andare ed ho una gran voglia di morire....ma fra poco sognerò di entrare in quella luce che fin allora mi uccise...tutti i sogni...a occhi chiusi e a occhi aperti. Ma, la prego, non apra...perchè è la morte che mi attende con l'arma bianca e nera vicino al mare...oh no, no, non so soffrire...ma fra poco morirò e mai più la rivedrò...io la sogno sempre, sempre, oh come è dolce il tempo, oh come è forte il vento....ma lei fermare non si può e dove andrà...non lo so...ma non si volti mai, non si giri e ri-giri mai...giammai vorrò che i suoi sogni siano spenti come i miei...non si fermi più. Sento già suonare. Quella porta è già aperta e il sole dell'infinito già splende in altomare...mi vien voglia di gridare, ma la mia voce non suona più, le mani e i piedi sono immobili..come il respiro...il mio povero cuore non mi batte e ri-batte più ed il mitico corpo giù si sente giù...giù, giù fin nell'abisso...da dove non non si sale più su...sussù non mi lasciare...non mi lasci, ma non si fermi...continui almeno lei a sognare...ad occhi chiusi o ad occhi aperti...tanto per sognare non serve guardare..........................................................................................................................................................................................................................onde     fuggitive..............................................oh  lei mi spinge  oltre quel tempo della vita mortale,  lì   ove le  onde  fuggitive e stanche varcano le soglie dei sogni  e sostano  un istante infinito per contemplare le bellezze lunari...l-un-a-ti-ke?            Oh si lasci guardare...è     bella solo come il sole all'alba  ....che  non guardo  mai,  perchè  mi piace  di  più  sognare  il sole  tramontante,  con i suoi raggi  ultraviolentiviola  che  volano da qui  a  lì  senza il timore delle distanze  o degli  ostacoli  o  delle remore  o  dei dinieghi  o  delle  maldicenze o delle  fatture  magiche  o tragiche  o sadiche....sadomasy?  massì..ma  che sia  solo  virtuale.    Lei  farò  soffrire..ci  ri-penserà ...si dà?  si  darà ? si  sottrae...si  kripta...eh...si dekrypta...si  vela   e  si  disvela...è  la verità    bellezza...la legge  dura  della  dolcezza  del  sublime....un nobile  fenomeno  della  seducenza  astrale...le stelle  son lì  solo  per  farsi...con-templare.....guai  a  chi pro-getti  la  prossimità    nella  loro intimità ....ikaro-docet...caro....karo?  non mi  ha mai chiamato  così  cara....kara?  ecco  sarà più  cara  delle stelle...anzi  la più  cara  delle  stars...così la  finirà ...di  farsi  del  male  da  soli...soli?  sì,  sì...lei  e tutti quei  maledetti genii che abitano il suo  corpo...così parlò  prima del diluvio universale....niente  male...aldilà   delle stelle e non solo  quelle....ma di  sola  bellezza non si salva  il mondo.... Oh..non è¨ così?   Oh  si  lasci amare...è  dolce  come  il mare  salato...ma di  dolcezza si vive una sola volta....Oh...ci  regali  un  sogno...vuoto come la grazia pregnante dell'universo denso  d'incubi e di orrorose tragicità.....Oh  si  faccia spogliare  per irradiare l'intermittenza aurorale  del  miraggio  boreale  quale brillanza astrale,  ma di luci  soffuse e terse  si può   anche  perire o svenire,  o sbranare dall'eroina  versus semidei...Ohh..oh si lasci  affondare... è sublime  come le stelle,  ma quelle  non se  ne stanno  lì   a  guardare:  son  fisse,  mai  fesse,  ma fissate...replicanti, klonanti la medesima melodia armoniosa e tediosa  mormorante:  domani....domani?  sì,  sissì ....domani...potrà   annegare  o volare,  o  morire  o  soffrire  ....ma  non mi  lasciare....non mi lasci  mai  più....le stelle  amano essere  viste a  distanza  siderale...guai  a  toccare il  fondale  universale,  si  può    s-pro-fondare  nell'abisso,  senza  mai  più  tornare tra  l'aurora  e  l'infinito...finito?  è  già    tutto irreversibilmente  terminale?   Oohh...non  mi lasciare....non mi  lasci  più,    anzi  si  lasci  attraversare senza  fiatare,  come  già  si lasciano oltrepassare  i suoi  occhi  dalle intermittenze  delle  desideranze....ke  danze...con il sorriso  sornione  della perfida albione,  appena  baciata  dalla fortuna  bendata, anzi  cieca   come la sua anima  dis-animata,  che  corre e fugge  via, per  non tornare  mai alla deriva...strane onde fuggenti...saranno le  superonde  della stranezza...che  spezzano e frantumano la spazialità -temporale...ma  così difficili  da catturare  dai  sincrotoni  superquantici?  Quanti  quanti  ancora?  Chissà....è l'indeterminatezza   della  stranezza    bellezza...............................................................................................................................................................................................................................................................................spro-fondatezza..............non ha più senso ascoltare le voci degli abissi della memoria dei ricordi deiii....non ha più senso alleviare con il miele eterno.. con la desideranza della morte...ah si inveisce ogni volta , quando appare il suo sguardo....................................non ha più senso spendere le lacrime della noia senza ascoltare la voce dell'aurora: che sale saliente ogni volta che l'esserci muore....ho anche io lasciato alle luci della notte il vago sopore dell'anima morente, in mente....ah verrà la morte ed avrà gli occhi dell'eternità ..............................ho sempe ascoltato la voce dell'anima: in silenzio: senza il clamore dell'eternità...non ho più i sogni da vendere, nè vendette da sognare, nè ricordi da regalare a chi viene e và soltanto per mostrare il volto del bene o il volto del male o ambedue anfibologici.............................................la sapienza mi consiglia di sorridere, sempre, o per lo più ogni tanto: almeno quando la presenza della vivenza sfiora il fiore del tramonto............................................ah chi rimpiangerà mai più i giorni lontani dell'infinito ritorno del bene nel male? ho sognato anche io un giorno di maggio l'inizio della fine della noia....ma una sola volta vidi volare la luce dell'eternità , quando la sera mi svelò   lo sguardo della morte, con gli occhi sublimi della divinità ...non c'è più quella sera rischiarata dalla voce luminosa della tempesta perfetta...........................................................................................non c'è più tempo per sognare una luce antica e amica che ci ri-veli il senso dell'essere e, o, la deriva dell'infinito infinitesimo ritorno che mai, se mai, verrà ....ho soltanto avvertito nelle essenze kryptate del creato la luce della vicinanza lontana della morte vivente in proxymità  dell'exsystenza..senza arrivi e senza partenza, ma solo una vaga presenza...come la luce dei suoi occhi di là , dall'abysso infinito che mai mi lascerà   libero d'essere simile ai sogni pensati nel buio della notte animata...........................................................................................non ha più senso ascoltare il colore dei suoi occhi, se la sera la noia ci assale ed invade la memoria sognante....nel vuoto spazio della notte c'è il nulla che canta con la voce della seducenza astrale: solo la vocalità    della morte ci può salvare...nel vuoto eterno del nulla, una sola fonè che canti: una canzone virtuale: su, sussù...non tremare...le stelle non stanno lì solo a guardare.....gli dei non ci hanno abbandonato abitano lì là    in un campo di giacinti, lillà ...in un campo di giacinti abitano gli dei...lì là    gli dei si gettano in un campo...in una radura fiorita di lillà , di giacinti...scendono in campo insieme agli eroi...in una radura luminosa di giacinti lillà  .......................................................................................................l'essere divino si getta sul campo di giacinti, lì là la ricamata seducenza degli dei si svela e disvela il rytmos divino che seduce le dee lillà , in una radura divina fiorente di giacinti...lì là ove l'essenza degli dei si getta, si dà , sì, sissì, la rugiadosa radura sanguigna, ruggiosa, brillosa, luminosa, imaginosa, seduce gli dei in un campo di giacinti lillà ..............................lì là si disvela l'aletheia, la verità si svela in una radura di lillà , l' essenza degli dei si svela sul campo, si dà  in campo lì là ....sì in quella divina radura il padre o la madre sono figli dell'essere...o sono figli di se stessi...la madre è figlia dell'essere, o la madre è figlia di sè, così come iddio è figlio di se stesso o il dio è figlio dell'essere o la dea madre è figlia di se stessa o la madredea madreperlacea è figlia dell'essere...la natura della dea è figlia dell'essere, la physis divina è figlia di sè e si dà   da sè , sì, si svela da sè , si getta da sè, si pro-getta da sè in un campo di lillà , si fonda da sè in una radura radiosa di giacinti lì là .......................................................................................................ah essere figli della radura vuota, sgombra, libera, disertata, annullata,annichilita, svuotata, diradata, in eterna diradanza...figli della pregnanza divina...figli della sua desideranza...figli della sua ontogenesi o dell'essere pregnante che si dà   da sè o    dà   sè o     dà   la pregnanza all'essere...................................................................................................ah la fanciulla pregnante dell'essere che dà luce e dà alla luce figli dell'essere pregnante o dell'essere creante in estasi in un campo di giacinti lillà... ...lì...là.... ...solo la dea ci può creare ........................................................ah..essere   disvelanza  della  monadea  vuota     in   exstasy,  quale deliranza  che  danza  nella  diradanza  sublime   dell'aletheia  dell'essere,  senza  il  nulla,  senza  dei,  né  eroi,  né  entità  o  superentità,  solo   il  suo evento  che si  dà.   Mi viene  in  sogno l'evento  della  dea che  si  dà  nella  diradanza  che danza con l'imago   dell'eternità  imaginaria.  Mi  viene  in sogno  con la  luce  dell'eterno  ritorno  imaginario,  all'alba  di  un  altro  giorno....ho  solo   un  ultimo   desiderio nei  pensieri  ma  non  mi  viene  mai in  mente,  né  oggi  né  mai.   Né  svenderò i   sogni a chi  si  svela  con  lo  sguardo    del bell'esserci   o a  chi  dissimuli  l'origine  del male  con la  luccicanza  dell'exystenza  senza  presenza,  o  solo  con  l'assenza,  mentre  sussurra  sempre  ai  miei  sensi  di  svelare  solo l'imago  sorrydente:   tanto  per  la ricerca  del  tempo  dell'eventuale  ritorno  c'è  sempre  innanzi  l'infinito.  Ho  solo  un  sogno  da  raccontare,  ma  non  lo  svenderò  per  qualche  virtù  virtuale,  ho  troppi sensi nascosti  e  silenti e  inauditi  e  indicibili:  forse  un giorno  aleggerà  nella  mondità  la  sua  eterna  presenza,   ma  è  già  sera,  è  già troppo  tardy  per credere  ancora  alle  fabule  con o senza  dormienty,  senza  sogni. Una  sola  volta,  se  mai ci  sarà,  forse  verrà  la  dea  con  in seno  un  sogno senza  senno,  insensato,  ma  non ci  sarà  più  il   tempo  per  sognare l'imago  imaginaria degli  eventy....giacchè  non  c'è  più il  tempo  imaginario dell'imago eventuale.   A  nulla  pensa  il  nulla che  sogna  o  immagini  l'evento  del  suo  infinito  ritorno  dall'abisso  animato,  ove  la  luccicanza  dell'evento  si  dà,  senza  nulla  chiedere...sino  al  terminale  dei  nostri  sogni  insonni  salienty  abyssaly,    come una kuspyde  imaginaria che attrae il  chiasma  eventuale...ahhh   l'evento  dell'essere  chiasmale...interattanza  dell'interagenza kuspydale........  
      
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 15.42 (4 ore fa)kuspidyda *gpdimonderose* 
  
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 15.42 (4 ore fa)kreodyda *gpdimonderose* 
  
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 15.42 (4 ore fa)katastrofyda *gpdimonderose* 
  
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 15.42 (4 ore fa)ikonexda *gpdimonderose* 
  
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 15.42 (4 ore fa)katastrofyda *gpdimonderose*

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