Sunday, October 18, 2020

Heidegger e l'essenza della verità originaria dell'essere

poco e la "morte" nei suoi aspetti esterni, come abbiamo poi essere maturo per il segnale di rara del dio scorso? 

RIFIUTO 

Viaggiamo a spazio-tempo della decisione per il volo e l'arrivo degli dei. Ma come? Sarà uno o l'altro di un evento futuro, determinare l'una o l'altra in attesa di costruttivo? Oppure è la decisione di aprire un completamente diverso spazio-tempo di una verità, anzi la verità  prima di essere accolta, la manifestazione-appropriato? 

Saturday, October 17, 2020

HEIDEGGER ESSERE E TEMPO

 

 

La metafisica come storia dell'essere  

I due bozzetti per una storia dell'essere come metafisica  raccoglimento in Metafisica 

Pubblicato da accordo con HarperSanFrancisco, divisione di HarperCollins Publishers, Inc. La University of Chicago Press, Chicago, 60.637 Copyright 01.973 nella traduzione inglese Harper & Row, Inc. Tutti i diritti riservati. Originariamente pubblicato da Verlag Gunther Neske, Pfullingen, i diritti d'autore 1961 da Gunther Neske V "Superare la Metafisica"  copyright 1954 da Gunther Neske, Pfullingen. traduzione in inglese da Joan Stambaugh. University of Chicago Press edizione 2003 Stampato negli Stati Uniti d'America 11 10 09 08 07 06 05 2 3 4 5 ISBN: 0-226-32383-8 (Paperback) Library of Congress Heidegger, Martin, 1889 -1.976. La fine della filosofia / Martin Heidegger, tradotto da Giovanna Stambaugh. p. cm. Originariamente pubblicato: New York: Harper & Row, 1973. Include riferimenti bibliografici. ISBN 0-226-32383-8

INTRODUZIONE

Con Joan Stambaugh

Questo piccolo volume contiene altamente condensato tentativo più esplicito di Heidegger per mostrare la storia dell'essere come metafisica. Il quarto capitolo, "Il superamento di Metafisica", è tratto dal volume tedesco, Vortrage und Aufsatze.  


Friday, October 16, 2020

Giacinto Plescia Ontologia dell’esser-creat-arte



Ontologia dell’esser-creat-arte  la platonica ikona della temporalità quale ikona dinamica dell’eternità o ikona ontodinamica dell’apeiron o ikona ontodinamica del dis-apeiron, del dis-infinito, della dis-gestell dell’esser-creata opera d’arte.  

Lì l’ontodinamica ikonica dell’essere -infinito si discopre quale imago ontodinamica dell’essere opera d’arte o quale imagine ontodinamica dell’apeiron del pensiero primigenio sottratto alla mitopoiesis.  

fynysh transontology-transontologia-transontosofia

Link

Thursday, October 15, 2020

Giacinto Plescia Ah l'angoscia





...ah l'angoscia che pervade l'essere quando il nulla precipita nell'abissalità e s'installa con l'estasi desistente.....lì abita il vuoto catastrofico che inabissa il senso del niente.......ah il sommerso che inabissa l'immerso...è la catastrofe che capovolge l'essere e lascia prevalere il niente.....una piccola increspatura dà l'entusiasmo al nulla...nell'emergere alla luce inabissando l'essenza della storia e il senso della storia ...quale storia del senso del nulla  


Essere poiesis

 


E88ere poiesis .............non ha più senso ascoltare le voci degli abissi della memoria dei ricordi dei... .non ha più senso alleviare con il miele eterno.. con la desideranza della morte.. .ah si inveisce ogni volta , quando appare il suo sguardo................................... .non ha più senso spendere le lacrime della noia senza ascoltare la voce dell'aurora: che sale saliente ogni volta che l'esserci muore.... ho anche io lasciato alle luci della notte il vago sopore dell'anima morente, in mente.... ah verrà la morte ed avrà gli occhi dell'eternità  ............................. .ho sempe ascoltato la voce dell'anima: in silenzio: senza il clamore dell'eternità... non ho più i sogni da vendere, nè vendette da sognare, nè ricordi da regalare a chi viene e và soltanto per mostrare il volto del bene o il volto del male 
o ambedue anfibologici 

GIACINTO PLESCIA Non ha più senso

     

..........................non ha più senso ascoltare le voci degli abissi della memoria dei ricordi deiii... .non ha più senso alleviare con il miele eterno.. con la desideranza della morte.. .ah si inveisce ogni volta , quando appare il suo sguardo................................... .non ha più senso spendere le lacrime della noia senza ascoltare la voce dell'aurora: che sale saliente ogni volta che l'esserci muore.... ho anche io lasciato alle luci della notte il vago sopore dell'anima morente, in mente.... ah verrà la morte ed avrà gli occhi dell'eternità